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giovedì 20 novembre 2008

CAPO VATICANO - O.BAGALADI S.L. 1-1


RICADI. Il Capo Vaticano ritrova nella Coppa Italia gol, punti e un po’ di morale, e conferma di essere la bestia nera del Bagaladi. Dopo la vittoria in campionato i vibonesi, impongono il pareggio alla squadra di mister Campolo, un risultato che premia la tenacia di Nescie compagni e punisce la scarsa precisionedei reggini.
La differenza tra le due formazioni si è comunque palesata nel corso dei novanta minuti, con il Bagaladi che soprattutto nel primo tempo ha più volte messo in crisi Nesci e compagni con manovre veloci dirette dal talentuoso Di Maggio, mentre Fanelli e Macrillò venivano sistematicamente raddoppiati e fermati dal reparto difensivo ospite.
Il primo brivido per i tifosi ricadesi arriva al 21’ con una conclusione di Corona che gira di testa da pochi metri, ma Giuliano ben piazzato blocca, dopo quattro minuti la punta reggina servito da Di Maggio si trova solo in area di rigore ma si allunga il pallone goffamente e manda il pallone fuori.
La squadra di Campolo salta continuamente in velocità il centrocampo ricadese, Cirillo e Marcianò e qualche prodigioso intervento di Giuliano riescono a sventare diversi pericoli. Solo al 35’ Corona lanciato a rete elude l’intervento di Giuliano ed appoggiare il pallone in fondo alla rete. Il vantaggio potrebbe crescere nei primi minuti dalla ripresa ma Aquilino all’11 riesce a mandare alto sulla traversa la più facile delle occasioni e solo dopo pochi secondi anche Di Maggio deve farsi perdonare dai suoi tifosi un altro clamoroso errore. La svolta della partita per i ragazzi di mister Tortora arriva al 22’da un’azione solitaria di Nesci che dopo uno slalom viene atterrato al limite dell’area di rigore. Sul pallone si porta Mauro che si conferma uno specialista da quella posizione e infila Vadalà. Il pareggio dà morale ai neroverdi che si affacciano nella trequarti avversaria con maggiore spregiudicatezza, ma negli ultimi metri mancano di lucidità e falliscono due buone occasioni da rete con Macrillò e Nesci.

Alessandro Sambito (tratto da Calabria Ora)

Pubblicato da Federico Curatola  

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