Brutto stop per l'Omega

domenica 28 settembre 2008

Sonora sconfitta a Ricadi per l'Omega. Capo Vaticano - O.Bagaladi 3-0

CAPO VATICANO: Camillò 7,5 (15' st Pedazzo 7), Mondello 8, Lanzo 7,5, Marcianò 7,5, Catanese 7, Ferla 7,5, Mauro 7,5, Pannia 7,5 (41' st Mazza sv), Macrillò 7 (46' st Di Costa sv), Ascone 7,5. In panchina: Graci, Di Bella, Carrà, Meligrana. All. Tortora 8

O. BAGALADI: Vadalà 5,5, Calabrò 4,5, Scappatura 4 (1' st De Pasquale 5), Falduto 4,5, Di Lorenzo 4,5, Pipitò 5, Trunfio 5, Candito 4,5 (10' st Vacalebre 5,5), Delfino 4,5, Di Maggio 5, Corona 4,5. In panchina: Fortugno, Nicolazzo, Russo, Aquilino, Minicuci. All. Leone 5

ARBITRO: Longo Moreno di Paola 6,5 (Longo Ant. e Vilardi di Paola)
MARCATORI: 22' pt Pannia, 32' pt Camillò, 24' st Pedazzo
NOTE: giornata di sole, terreno in discrete condizioni. Spettatori 200 circa. Ammoniti: Camillò, Mauro, Catanese, Giuliano, Pedazzo (CV), Pipitò, Falduto, Candito, Calabrò,Di Lorenzo (B). Angoli: 0-6. Rec. 2' pt e 4' st. Al 38' st Giuliano (CV) para un rigore a Corona (B).

di ROBERTO SAVERINO (IL QUOTIDIANO DELLA CALABRIA)

RICADI - Dedicato a chi crede alle favole. A chi continua a sognare un calcio genuino. A chi è convinto che col cuore si possono raggiungere traguardi a prima vista impensabili. A Capo Vaticano le trasmissioni del calcio scontato sono interrotte da uno spot brillante e lungimirante: quello della gioventù e dell'applicazione massima ai dettami di un tecnico che dimostra di sapere il fatto.
E così il Bagaladi grandi firme cede di schianto al Capo Vaticano dei giovani e degli sconosciuti, per quella che sarà ricordata come una delle giornate più belle della sua storia. Ha vinto la società, ha vinto la squadra, ha vinto Pino Tortora, che non è speciale, ma straordinariamente bravo nella sua normalità, nel suo caricare i giocatori, illustri sconosciuti, mai visti prima d'ora in Eccellenza, che danno il massimo e giocano pure bene. Ci sono tante storie dietro a questo Capo Vaticano, con calciatori pescati in 1ª categoria (Camillò e Catanese), altri mai valorizzati a dovere (Pannia), e giovani del vivaio, all’esordio in Eccellenza (Pedazzo, Ascone e Macrillò), oppure come Giuliano, il più giovane calciatore del torneo (classe '92), che dopo i miracoli di Scalea, si toglie la soddisfazione di neutralizzare un rigore.
Vince, meritatamente, il Capo Vaticano. Tortora s'inventa Camillò esterno d'attacco e la mossa è quella giusta. Dopo 60 secondi il numero due di casa (non doveva giocare, ma il massaggiatore Paolo Morello l'ha rimesso in sesto alla grande) si divora un gol fatto, calciando alle stelle da pochi metri, ma poi lo ripagherà alla grande. Il trainer di casa sfrutta il gioco sulle fasce ed al 22' Mondello se ne va sulla sinistra e pennella per Pannia ('88), che di testa infila Vadalà, anticipando tutti.
Il Bagaladi gioca palla a terra, si vede che alla base c'è un certo lavoro, ma sbanda in difesa, col centrocampo che fa poco filtro e gli esterni che non riescono ad incidere. E poi è fumoso in fase conclusiva e pure sfortunato, quando il Capo Vaticano con Lanzo e Mondello sventa due pericoli sulla linea. Pronta la risposta dei neroverdi, ed anche stavolta ripartenza fulminante, con Macrillò che in area si beve tutti e serve Camillò, che da pochi passi gonfia la rete. Nella ripresa i locali si difendono con ordine e sfiorano la marcatura con Marcianò che di un soffio spedisce a lato. Quindi c'è gloria per Pedazzo, che al debutto in Eccellenza, in contropiede finalizza un assist delizioso di Ascone, anch'egli proveniente dalla Juniores di La Torre. Una rete che manda in estasi pubblico e dirigenza locale. Il Bagaladi ci prova, ma non è giornata e neppure su rigore riesce a segnare, perché Giuliano si distende e, per la gioia del preparatore Fabio Furfaro, respinge il penalty di Corona.
Brutto Bagaladi, punito anche dagli episodi, ma che deve recitare il mea culpa. E grande gioia in casa del Capo Vaticano. Miracolo? No. Progetto giovani? Sì. Gran voglia di imparare? Anche. E con uno come Pino Tortora al comando tutto viene più facile.

Pubblicato da Federico Curatola  

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