O.BAGALADI BATTE PRAIA 3-1 AI RIGORI!

mercoledì 4 febbraio 2009

CAMPIONI!!!!!!!!!!!!!!!!!
LA COPPA ITALIA SI TINGE DI ROSSOVERDE
di ROBERTO SAVERINO

Ci sono storie, nel calcio, che vale la pena di raccontare. Storie di grandi piazze e storie di piccole realtà. Questa storia riguarda il piccolo grande Bagaladi, espressione di un paese di mille anime. E il racconto comincia dalla fine. Da quando Aquilino si presenta davanti al portiere del Praia, per calciare il rigore che può regalare al Bagaladi la prima storica affermazione in Coppa Italia.
Passano mille pensieri nella mente del centrocampista reggino. Quel pallone pesa, scotta tantissimo, ma è un pallone storico, perché può proiettare in paradiso una squadra, ed un paese, da sempre abituati a lottare per salvarsi e solo da quest’anno, grazie al solito passionale presidente Gianni Maesano, supportato da Gianni Villari, in lotta per qualcosa di più di una semplice salvezza.

Nella sua storia, il Bagaladi era arrivato due volte alla finale ed in entrambe le circostanze aveva perduto. Questa volta Peppe Aquilino ha la possibilità di invertire il trend. Questa volta una pallonata può abbattere i muri della storia e regalare ad una piccola grande piazza, alla sua gente giunta numerosa a Lamezia, ad una dirigenza passionale e orgogliosa, la possibilità di prendersi una immensa soddisfazione.
Di fronte a tutto ciò, non si poteva sbagliare e, difatti, Aquilino non sbaglia, scatenando la gioia a tinte rossoverdi. Bagaladi si prende la coppa. Praia, per il secondo anno di fila, mastica amaro, perché si vede sfilare via il trofeo senza aver mai perduto.

Ma riavvolgiamo il nastro e partiamo dall’inizio, per raccontare una finale non molto spettacolare, finita giustamente in parità. Si è giocato su un manto erboso ridotto in pessime condizioni, ma il terreno di Lamezia Terme regge sempre: altrove non si sarebbe giocato. A Lamezia sì.
Tutto ciò che era stato preparato alla vigilia dai due tecnici, tuttavia, è andato a farsi benedire, perché sul fango, e poi anche sotto la pioggia, era praticamente impossibile giocare al calcio e stare in piedi. Onore, pertanto, a chi è sceso in campo. E onore alle tifoserie, riunite nella stessa tribuna, per una bella giornata di sport.

BAGALADI 3 - PRAIA 1 (ai rigori)

BAGALADI (4-3-2-1): Tiziano; Di Lorenzo Falduto Nicolazzo Scappatura; Bonanno (13' sts Candito), Aquilino Pipitò (19' st Corona); Delfino (38' st Ficara) Laurendi; Di Maggio. In panchina: Fortugno, Attinà, De Pasquale, Russo. All.Campolo.

PRAIA (4-4-2): Vadalà; Arona Scafaro Caruso De Masi; Crucitti (14' sts Papaleo) Stasi (13' sts Rachid) Mellace Spataro (20' st Lanciano); Scudieri, Mandarano. In panchina: Cerrato, Prochilo, De Presbiteris, Alessi. All. Giovinazzo

ARBITRO: Morreale di Roma (Ceravolo di Catanzaro e Manco di Vibo Valentia)

RIGORI: Di Maggio (B, rete), Papaleo (P, parato); Nicolazzo (B, rete), Rachid (P, rete); Candito (B, fuori), Mandarano (P, palo); Ficara (B, fuori), Mellace (P, parato); Aquilino (B, rete)

NOTE: giornata uggiosa, manto erboso appesantito dalla pioggia ed in pessime condizioni. Spettatori 600 circa. Espulsi: Scafaro (P) al 36' pt per fallo a gioco fermo, Laurendi (B) al 24'st per doppia ammonizione. Ammoniti: Pipito, Nicolazzo, Scappatura (B). Angoli: 3-3. Rec.3' pt e 4' st.

LA TATTICA - Sergio Campolo deve rinunciare a Catalano e inizialmente a Corona. Lascia pertanto Di Maggio in avanti, con Delfino e Laurendi larghi a giocargli d’appoggio, erigendo davanti alla difesa a quattro, un muro composto da tre mediani di sostanza, vale a dire Bonanno, Aquilino e Pipitò, che ringhiano sulle caviglie avversarie.
Dall’altra parte Giovinazzo non ha Pizzata e nel suo collaudato 4-4-2, sugli esterni trovano posto Crucitti e Spataro, con Mellace e Stasi centrali. In difesa al fianco di capitan Caruso (che sarà monumentale) c’è Scafaro. Davanti ecco Scudieri e Mandarano.

LA PARTITA - Comincia bene il Bagaladi, ma dopo dieci minuti esce fuori il Praia che si rende insidioso in un paio di circostanze, giocando meglio e con piglio deciso, anche se l’azione più ghiotta capita a Di Maggio che, ben servito da Bonanno, schiaccia di testa, con Vadalà che blocca sulla linea.
La svolta del match arriva al 36’, col Praia padrone del campo: in area reggina Scafaro, per divincolarsi allunga la mano e colpisce Nicolazzo (magari involontariamente, ma lo colpisce) col difensore del Bagaladi che, con qualche attimo di ritardo, termina a terra. Il tutto davanti al direttore di gara che immediatamente espelle il difensore del Praia. Che abbia o meno colpito volontariamente Nicolazzo, il quale ha sicuramente fatto il furbo, non importa, l’ingenuità di Scafaro è stata quella di compiere il gesto davanti all’arbitro e se lo poteva proprio risparmiare.
In dieci, Giovinazzo sposta Arona al centro della difesa, arretra Crucitti e chiede a Mandarano di coprire la zona destra del campo. E, nonostante l’inferiorità numerica, il Praia se la gioca al massimo e anche meglio del Bagaladi.
Nella ripresa nuova vampata iniziale dei reggini, con un’occasionissima per Delfino, ma Vadalà è attento. Quindi si ripete il canovaccio del primo tempo. Le squadre denotano ottima tenuta atletica e il Praia non sembra avvertire l’inferiorità numerica. In mezzo al campo si lotta e le difese concedono ben poco. Caruso e Arona annullano Di Maggio e soci, ma pure dall’altra parte Falduto e gli altri mettono la museruola all’isolato Scudieri. Prova a spingere De Masi sulla sinistra, ma col passare del tempo la sua propulsione si affievolisce.
Trascorrono i minuti e Campolo osa inserendo Corona, ma a rovinare i suoi piani ci pensa Laurendi, che compie un evitabile fallo da dietro, beccandosi il secondo giallo. In parità numerica non succede nulla fino al 42’, quando il solito Crucitti, generoso all’inverosimile, pesca Mellace, che però spreca tirando in bocca a Tiziano.

Si va ai supplementari, ma non ci sono emozioni. La coppa si deciderà ai rigori.

LA LOTTERIA - E qui sale in cattedra Tiziano. Il giovane portiere del Bagaladi regala una grande gioia alla sua gente ed al suo preparatore Minniti, andando a neutralizzare il penalty di Papaleo, successivo al cucchiaio vincente di Di Maggio. Quindi Nicolazzo calcia un rigore perfetto e lo stesso vale per Rachid. Poi Candito tira fuori, ma Mandarano non ne approffita, perché spiazza il portiere e colpisce il palo. Allora è Ficara a concludere a lato. Mellace può riaprire i giochi, però non fa i conti con Tiziano che si esalta nuovamente. E infine tocca ad Aquilino presentarsi davanti a Vadalà. Ma come va a finire ve l’abbiamo già raccontato.
E la Coppa Italia si colora di rossoverde. Bagaladi è nella storia.


ALBO D’ORO DELLA COPPA ITALIA CALABRESE

1991-92 SIDERNO
1992-93 PAOLANA
1993-94 A.S.RENDE
1994-95 CROTONE
1995-96 GIMIGLIANO
1996-97 NUOVA VIBONESE
1997-98 PALMESE
1998-99 REAL SOVERATO
1999-00 CAPO VATICANO
2000-01 ROSSANESE
2001-02 F.C. RENDE
2002-03 SILANA
2003-04 NUOVA ROSARNESE
2004-05 U.S. VILLESE
2005-06 A.S. ROSARNO
2006-07 TAURIANOVESE
2007-08 HINTERREGGIO
2008-09 OMEGA BAGALADI

Pubblicato da Federico Curatola  

1 commenti:

SONO FIERO DEL MIO PAESE... FORZA BAGALADI !!!!!!!!!!!!!!!!

Francesco Russo
(Cicciu u francisi)

Anonimo ha detto...
22 febbraio 2009 alle ore 03:43  

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